sabato 27 dicembre 2014

Fine Dicembre


In occasione delle feste vi auguriamo di non scivolare, vista la prima neve presto arriveranno le prime ghiacciate, e segnaliamo qualche appuntamento interessante per i prossimi giorni, niente notizie o cose brutte, finiamo l'anno così:

Lunedì 29 Dicembre alle 20.30 davanti al piazzale della Croce Rossa di Longuelo alcuni amici si ritroveranno per poi dirigersi in un luogo caldo dove avrà luogo la seconda edizione della "tombola Kitsh", un modo simpatico per sbarazzarsi di regali inutili e orribili per riceverne altri ancor più imbarazzanti! Per partecipare ed acquistare le cartelle della tombola saranno necessari dolci e caramelle quindi bisogna arrivare ben forniti e non dimenticarsi di reimpacchettare il proprio regalo kitsh! L'iniziativa non è affatto una novità e si ripresenta ogni anno organizzata in diversi modi e da diverse persone, sotto la stessa forma di "scambio regalo" diventa un ottimo modo per riciclare regali indesiderati.

Mentre se per capodanno non sapete cosa fare e avete voglia di pedalare torna "Fino all'ultimo ciclista", la pedalata/aperitivo/cena/festa organizzata da Pedalopolis per un capodanno alternativo. Ritrovo in piazza S. Anna alle 18.00 del 31/12 per spostarsi tra case di amici, parenti, bar e feste per mangiare e bere in compagnia!

Due ottimi appuntamenti per finire l'anno in modo divertente e alternativo, magari incontrando persone sconosciute e stringendo nuove amicizie.

Un nevoso saluto a tutti!

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

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giovedì 25 dicembre 2014

Che succedaneo oggi? Quel che è successo ieri, Mercoledì 24/12/2014 e qualcosa di oggi...natale.

Qualche riassunto di ieri e qualche considerazione di oggi, poca roba, sono in ferie anche io...


Finalmente è Natale, possiamo essere tutti più buoni, i rimanenti 364 giorni dell'anno possiamo continuare ad essere gli egoisti di sempre.

Il pranzo di Natale è low-cost, grazie, sai che novità, non è che perchè ci son le feste dobbiamo spendere 300€ per un pranzo.

La giunta Gori spinge per la ZTL e la pedonalizzazione del centro, ATB aumenta i biglietti dei bus. C'è qualquadra che non cosa.

Ancora Gori, "..per il 2015 punto sulla Montelungo", la caserma ferma e decrepita da anni, tantissimi i progetti, dall'abbattimento alla riqualificazione, cosa succederà al mostro giallognolo nei prossimi mesi?

Le ronde diventano sentinelle che diventano "controllo del vicinato", per renderci tutti più sicuri e paranoiati si sono inventati un modo per lasciare i vigili a casa? Chiedono di avvisare in caso di individui sospetti e controllare le case dei vicini, ogni tanto, se essi sono assenti; ora ci tappiamo in casa senza mai guardare dalla finestra invece?

Passando alle notizie importanti pare che un cocker abbia azzannato un poliziotto, a Milano, e che ci sono voluti ben due spruzzi di spry al peperoncino per fermarlo. Avvenimenti natalizi importanti. 


Con questo passo e chiudo, anche a Natale, tra un cenone ed un pranzone, spenderò poco ma mangerò tanto.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata

mercoledì 24 dicembre 2014

Le notizie di ieri per un oggi più informato


Dopo un mese il progetto "Succedaneo Informativo" ringrazia per il discreto successo e le 5554 visite che spronano e spingono a continuare a scrivere, ora però si cambia un po' rotta, non vi sarà più un approfondimento al giorno come fatto sin ora a causa di mancanza di tempo (ho bisogno di dedicarmi un pochino ad un altro progetto che vi mostrerò in seguito) ma non si chiude affatto, si cambia semplicemente faccia! Eccovi un esempio di come verranno riassunte le giornate, qui sotto trovate quella di ieri:


I treni sono in ritardo dopo gli incendi vicino a Bologna, prima erano in ritardo per altri motivi. 

A Bergamo il traffico sembra essere causato dalle persone (!!) che si spostano tutte in centro per le feste natalizie e conseguenti bancarelle e tempo libero. 

E mentre ieri un autista SAB sbagliava strada e rispondeva agli insulti dei passeggeri oggi le corse della stessa SAB sono gratis.

Pare abbiano arrestato dei neofascisti ma solo perché facevano parte di un gruppo "clandestino",  gli altri 47 gruppi neofascisti/neonazisti registrati regolarmente possono continuare con le ronde ed i pestaggi notturni. 

Un hacker bergamasco ha rubato 4000 euro e i Carabinieri lo hanno beccato risalendo all'indirizzo IP del computer, se avessi un fratello ottoenne ne sarebbe capace anche lui - bravi Carabinieri ma pirla il ragazzino che s'improvvisa hacker.

Quant'è bella la città con la nebbia lo vediamo attraverso decine e decine di fotografie, meno bella è per chi deve andare in giro a lavorare, ma questo non fa niente. Quant'è bella la città da San Vigilio!

Anche se quasi tutti le abbiamo dimenticate le famiglie ricordano che Greta e Vanessa, le due ragazze rapite in Siria, sono ancora là. Vive? Morte? In mano a chi? Isis? 

Abbandonare i bambini in strada non è reato per i ROM, stanno comunque in giro da soli; chi abbandona i cani invece rischia la galera.


Cambia volto ma non cambia spirito, quando avrò più tempo da dedicare ad argomenti interessanti scriverò riflessioni e commenti su fatti d'attualità e, come sempre, se avete consigli o commenti lo spazio qui sotto è aperto a tutti.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

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martedì 23 dicembre 2014

Hipsterici barbuti

Hipsterici barbuti


Direi di iniziare schiaffandovi in faccia questo neologismo anni '40 (ebbene si, a 74 anni una parola puo ancora essere nuova...!) quotando Wikipedia con una bella fotografia dello schermo (clicca sull'immagine per vederla più grande):


Foto da http://www.theguardian.com
Well, well, gli hipster di oggi credo siano sostanzialmente diversi da quelli descritti qui sopra, ma come possiamo riconoscerli? I caratteri distintivi dell'hipsterismo moderno sono senza dubbio i pantaloni attillati con il risvoltino per scoprire la caviglia e le barbe incolte ma curatissime. Agli hipster ai quali la barba non cresce sono concessi gli occhialoni colorati, difficilmente troveremo barba e occhialoni sullo stesso soggetto. Proviamo ad entrare più nel dettaglio: agli inizi degli anni '90 il termine veniva usato per definire i giovani che manifestavano scelte alquanto radicali sulla moda, sul cibo e sui beni di consumo in generale. Ora far parte di quella cerchia vuol dire ostentare una diversità che si contraddice ad ogni passo in quanto comprano gli abiti da H&M e trovano una scusa qualsiasi per comprare oggetti o mezzi (va tanto la bici ora..) di design pagandoli uno sproposito per poi usarli due o tre volte l'anno. Spesso tatuati dal collo alle dita delle mani cercano di distinguersi con camicette a quadri prima rosse e nere poi nere e blu, con t-shirt dalle scritte imbarazzanti o ironiche o con cappelli anni '50. Come ogni moda è passeggera, non è una novità, quindi sappiate che la moda è già cambiata; da tempo, e non basteranno certo le palline natalizie da appendere alla barba per farla tornare.

Ora và la new real, che spacca fratè...ma cos'è? Il "nuovo vero", la persona "normale" che pulisce casa e cucina, che tratta con rispetto le persone e ascolta un po di tutto. Nè carne né pesce diranno alcuni, con poca personalità, standardizzato e perbenista per vivere una vita senza eccessi. Niente è meglio o peggio, se davvero ne siete convinti, ma prendete una posizione e mantenetela per un minimo lasso di tempo, provate ad essere costanti che non fa male.

Credo che in fondo sia tutta invidia perché la barba a me non cresce e non porto nemmeno gli occhiali. Mah.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.


© Riproduzione riservata 

lunedì 22 dicembre 2014

New (smart?)generation - dubbi cellulari

New (smart?)generation - dubbi cellulari


É la mattina di Santa Lucia, il 13 Dicembre, ad io mi trovo mezzo influenzato al computer a fissare una fotografia postata da un amico su Facebook: un bambino in posa che mostra orgoglioso i doni e le caramelle ricevute e un genitore sorridente sul retro. A prima vista non mi ha dato alcun fastidio questa immagine, anzi, una famigliola felice che festeggia insieme al proprio figlio...ma poi scorrendo la home sel social più abusato di sempre ne vedo un'altra, e un'altra, e un'altra ancora...tanti amici e conoscenti hanno caricato e messo ad imperitura memoria le fotografie dei loro figli e dei loro doni, pronte al massacro per il gioco dei "like". Alcuni hanno addirittura aperto un profilo per il proprio pargolo e lo taggano in qualunque fotografia appaia così da creargli un imbarazzante album della vita online al quale non potrà mai sfuggire: la sua nascita è divenuto un evento da condividere socialmente tanto quanto il suo primo vomito, poco ci manca che anche il primo pannolino venisse fotografato ma la prima cacca nel water non può certo sfuggire. Genitori sempre più tecnologici con lo smartphone in mano ad ogni attimo per non perdere nemmeno un secondo, in immagine divertente, dolce, tenera, per fotografarlo con facce buffe e fargli video quando fa scemenze...state perdendo tutto. Non parlo da genitore ma da figlio, parlo con quei pochi ricordi che ho, e c'è un natale che ricordo distintamente perché mio padre lo filmò tutto. Ho memoria di quel natale grazie ad un film ma sapete cosa ricordo? Di voler mostrare le mie tartarughe ninja a chi era dietro quella telecamera, non alla telecamera, di volere la sua compagnia e approvazione non quella di sconosciuti nell'etere. Btw (By The Way - abbreviazione inglese per avvicinarsi ad una traduzione di "comunque") avete letto bene, ho scritto questo articolo il 13 Dicembre e ci ho messo circa una settimana a pubblicarlo...sono pessimo, lo so, ma questo vi farà render conto di quanto poco tempo ho da dedicare a questa mia nuova avvincente passione).
Ora mi sembra che per tanti sia diverso. Il mondo è cambiato e con esso anche i bisogni e l'atteggiamento della gente, ma qual é la differenza tra un bambino con giocattoli e un po' di tv ed un bambino con giocattoli e iPhone? Un divario enorme li separa già ora e aumenterà tra 10/20 o 30 anni se quello meno tecnologico non si adatterà. 

Mi piace la tecnologia, ne faccio uso tutti i giorni, ma sono sempre più convinto che alcune delle cose che utilizziamo ogni giorno siano paragonabili ad un cancro per la società se utilizzate fuori controllo e purtroppo la situazione è destinata a degenerare sempre più. Come un computer che diventa vecchio se non aggiornato anche le persone che non staranno al passo rimarranno indietro escludendosi dalla realtà sempre più di corsa, sempre più connessa nel disagio della convinzione di essere una comunità quando invece sono tanti singoli individui che si trovano nello stesso luogo virtuale. Non mi pare davvero una bella cosa...eppure è così. C'è sempre più bisogno da parte di individui tra i 6 e i 24 anni di apparire sugli schermi senza un reale motivo, di riconoscere dietro allo schermo l'unica verità dando un minor peso alla realtà tangibile.

Vorrei ritirarmi in lande sperdute per vivere a contatto con la terra, seguendo i miei ritmi e vivendo lentamente soddisfando i piccoli bisogni di tutti i giorni. Avere qualche animale, l'orto...ma poi mi mancherebbero tutte quelle cose che oggi utilizzo tutti i giorni. E se poi volessi avere un figlio? Crescerebbe diverso dagli altri, si sentirebbe a disagio contro la maggioranza dei cyber ragazzi della sua età, e mi dispiacerebbe. Dovrei quindi circondarmi da persone che la pensano come me così da non avere opinione contraria e dibattiti costruttivi su com'è meglio crescere la prole? Certo è che in questo momento sia io che scrivo che voi che leggete utilizziamo la tecnologia che abbiamo io per "rendere un servizio" e voi per "leggere una notizia" e non portiamo alcuno scompenso celebrale alle nostre menti già navigate, quale dunque il giusto utilizzo dei potenti mezzi a disposizione di tutti? Come sempre bisogna crescere con la testa e metter buonsenso dove sembra mancare, tutto il resto dovrebbe esser lecito.

Il cybergiornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

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domenica 21 dicembre 2014

Eutanasia, la facciamo finita?

Eutanasia, la facciamo finita?


Oggi vagavo tra canali televisivi demenziali e pseudo-seri quando ad un tratto ho sentiti un nome: Jack Kevorkian. Meglio noto come "Dottor Morte" fu paladino dell'eutanasia aiutando non meno di un centinaio di malati terminali a morire senza troppa sofferenza. Da sottolineare però che Kevorkian non era un sostenitore del suicidio assistito ma bensì di chi, nel pieno delle sue facoltà mentali, decidesse di porre fine alla propria vita. Pare che la storia abbia inizio nel lontano 1982, quando Kevorkian aveva 54 anni, ma che iniziò ad attirare attenzione soltanto otto anni dopo quando aiutò un paziente affetto da Alzheimer a togliersi la vita. Passarono ancora sei anni e decine di suicidi prima che lo stato del Michigan (dove avvennero i fatti) riuscì ad imprigionare il dottor morte con l'accusa di aver assistito il suicidio di alcuni pazienti e volontariamente e consciamente fornito gli strumenti ad altri per commettere suicidio. Svariate le entrate e uscite dal carcere durante gli anni per poi morire nel 2011 senza essere assistito da nessuno. La storia del dottor morte è stata raccontata anche in un film, uscito nelle sale nel 2010, chiamato "You don't know jack" che vede Al Pacino nei panni di Kevorkian. Se volete cercarlo in italia viene tradotto in "You don't know jack - Il dottor morte". 

Nel mondo la questione è sempre stata delicata ed in Italia, grazie alla presenza del Vaticano, lo è ancora di più. Se n'è parlato ancora poco meno di due mesi fa, quando una 29enne americana si è tolta la vita dopo la diagnosi di un tumore incurabile al cervello, e proprio in questa occasione "l'entità chiesa" ha espresso forte disappunto condannando il suicidio come terribile peccato. Questa ragazza ha avuto la forza di togliersi la vita quando ancora aveva la testa per farlo ma non tutti sono così "fortunati": vediamo un caso Englaro, Baravaglio o Welby...costretti a letto come vegetali, obbligati a vivere da una società che non contempla il termine dell'accanimento terapeutico. Allora che scelta abbiamo? Se possiamo scegliere come vivere (più o meno...) non possiamo anche scegliere come morire? Non ne abbiamo il diritto? Credo che un malato arrivi a chiedere l'eutanasia perché non vuole morire lentamente, nessuno vorrebbe prolungare consapevolmente il proprio dolore, e allora perché non concederla?

Qui trovate un breve e sorprendentemente lucido video nel quale Brittany Maynard, la ragazza americana sopra citata, racconta la sua situazione, il video è in inglese ma anche se non lo parlate troppo bene si capisce dai.


Con maggior fatica ma restando sul pezzo vorrei farvi notare che in Italia vi sono circa 4.000 suicidi all'anno dei quali una buona percentuale è dovuta certamente alla crisi economica ma soltanto una fetta: nel 2006/2007 sono state 3.600 le persone che si sono tolte la vita. Togliamo il dito dalla crisi dunque, spostiamolo da qualche altra parte...ma dove? Al disagio sociale? A problemi psichici? Alla depressione? Come vedete in questa triste tabella (scaricabile sul sito web www.istat.it) l'Italia rimane uno dei paesi europei con il tasso di suicidi più basso, se ci fidiamo delle statistiche. Questo comunque non mi interessa troppo, quello che vorrei domandarvi è questo: se una persona ha una malattia terminale è giusto il suicidio assistito? E se una persona non è ammalata, ha un fisico perfettamente sano, ma non trova un senso alla sua vita e vorrebbe farla finita?

Con questo vi saluto, ancora una volta, in sella alla mia bicicletta.

Charlie Capotorto

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sabato 20 dicembre 2014

Pedalata di Babbo Natale - 24/12/2014



Torna anche quest'anno la "Pedalata di Babbo Natale" organizzata da A.ri.bi e MTB Stezzano! É consigliata la pre-iscrizione ma sarà possibile iscriversi anche poco prima di partire Mercoledì 24 Dicembre, presso il Piazzale della Malpensata, tra le 8.30 e le 9.10; sarà presente un banchetto che raccoglierà i moduli pre-compilati e accetterà nuove adesioni. La pedalata costa 5,00€ e comprende l'assicurazione, il cartellino di riconoscimento da appendere al manubrio della bicicletta e la donazione a UNICEF.  I bambini fino a 18 anni che parteciperanno alla pedalata (accompagnati da un adulto) dovranno compilare il modulo di iscrizione per attivare l'assicurazione ma non pagheranno la quota prevista. Purtroppo non si capisce quanto della quota di 5,00€ verrà utilizzato per l'assicurazione e quanto effettivamente verrà donato ad UNICEF però è comunque una bella iniziativa.

Il programma dunque prevede: 

8.30/9.10 - Ritrovo al Piazzale della Malpensata, versamento quote e raccolta adesioni.

9.10 - Partenza in direzione della capanna UNICEF sul sentierone e raggruppamento dei partecipanti.

La pedalata del 2012 - Foto dal sito di MTB Stezzano
9.30 - Partenza verso il Parco della Trucca con destinazione finale Ospedale nuovo ove una delegazione di ciclisti farà visita al reparto pediatria per consegnare dei piccoli doni.

Ripartenza verso Piazza Pontida dove sarà offerto un the caldo ai partecipanti presso Tassino Caffè.

La pedalata in compagnia sarà seguita in diretta Skype da Teo Mangione nel programma "Colazione con Radio Alta". Insomma un bel giretto e un bello spettacolo se tutti saranno vestiti da Babbo Natale - o almeno ne porteranno il cappello - e se vi sarà grande partecipazione. Nel 2012 erano tantissimi, quasi 150 persone, mentre nel 2013 soltanto in 35 hanno partecipato alla pedalata, sotto la pioggia...quest'anno speriamo ci sia bel tempo ed una partecipazione massiccia!

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata

venerdì 19 dicembre 2014

La vita in un illustrazione - John Holcroft


Li ho visti vagare sulla rete e non ho potuto resistere, dovevo cliccare e guardare, cercare informazioni su questo "nuovo" illustratore e guardarmi tutti i suoi lavori! John Holcroft è in illustratore inglese che crea illustrazioni vecchio stile per una satira pungente e ben fatta ma non solo, specifica sul suo sito che occasionalmente lavora anche su libri per bambini e per la pubblicità. "Il mio lavoro" scrive "mi lascia la possibilità di sperimentare prendendo in giro i politici e lo stile di vita moderno". Ecco alcune illustrazioni prese dal sito:














Un lavoro davvero ben fatto, alcune semplicemente divertenti mentre alcune lasciano spazio ad una riflessione. Volete guardarle tutte? Date uno sguardo al suo sito web!

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata

giovedì 18 dicembre 2014

Il dormitorio Galgario e la cena degli avanzi

Il dormitorio Galgario e la cena degli avanzi




Anche quest'anno torna la "cena degli avanzi" al dormitorio Galgario. Cos'è? Dov'è? Perché? Operativo dal 2004 il dormitorio è gestito da una partnership tra Comune di Bergamo, Caritas, Cooperativa Il Pugno Aperto e Cooperativa Ruah, e può ospitare fino a 70 persone tra italiani e stranieri (appena aperto i posti erano solamente 20 e il servizio era svolto solamente in inverno). Il Galgario è una vecchia struttura, alquanto malmessa, che lavora principalmente di sera e di notte fino alla sveglia mattutina, grazie alla presenza fissa di tre operatori che svolgono servizio di accoglienza utenti, controllo del rispetto delle regole, monitoraggio di alcuni casi "delicati" ed interventi educativi di bassa soglia. Il dormitorio è principalmente suddiviso in due parti: il "Galgario 1" (G1) con 35 posti letto per italiani e stranieri senza fissa dimora, e il "Galgario 2" (G2) con 25 posti per stranieri richiedenti asilo politico o con regolare permesso di soggiorno. Vi sono inoltre quattro posti letto ad uso esclusivo di "Esodo" e sei posti per il progetto "Terre di mezzo". La struttura apre alle 21.00 e per le 8.00 del mattino tutti gli ospiti devono uscire. Alle 20.30 viene offerto un piccolo servizio docce su prenotazione per gli ospiti dell’ala G1, al massimo per 4 o 5 ospiti; non di più, sottolineano i gestori, sia perché la richiesta raramente supera questi numeri, sia perché viene utilizzato un boiler e quindi dopo quattro o al massimo cinque docce non c'è più acqua calda! 
Purtroppo il numero di italiani che usufruiscono del dormitorio è in aumento anno dopo anno così come il tempo di permanenza di alcune persone, con problematiche diverse (dalla tossicodipendenza all'alcolismo e tutto ciò che vi gira intorno) è sempre più lunga con persone ferme da mesi e addirittura anni. Quale prospettiva avranno mai davanti a loro?

Un piccolo approfondimento: il servizio "Esodo" è un camper che alle 20.30 circa distribuisce pasti caldi alla stazione delle autolinee di Bergamo e che invia al dormitorio 4 nominativi diversi a sera i quali possono usufruire del posto letto. "Terre di mezzo" invece è un progetto realizzato insieme a Trenord che, con un furgoncino di Caritas, "raccoglie" ed accompagna al dormitorio 6 persone clochard; il servizio è nato dalla necessità di "pulire" la stazione dalle persone che altrimenti dormirebbero sui treni. Mentre gli inserimenti in G1 e G2 vengono effettuati dal CPAC Diocesano e dallo Sportello Prossimità del Comune di Bergamo.

Arrivando a noi la cena degli avanzi è nata nel 2008/2009 e nasce dalla volontà degli operatori di avvicinarsi ulteriormente agli ospiti del dormitorio per regalare loro un momento di festa "in famiglia". Con il passare degli anni l'equipe ha invitato amici e parenti rendendo questo evento un momento conviviale anche al di fuori del mondo degli operatori sociali facendosi aiutare nell'organizzazione anche da gruppi di giovani di San Paolo D'Argon e di Ambivere. Quest'anno gli organizzatori scrivono attraverso l'evento Facebook: "Gli operatori del dormitorio propongono di dedicare una parte della serata del 26 dicembre alle persone che non hanno casa. Vogliamo invitarti a prendere parte ad un momento conviviale in cui mangiare, stare insieme e scoprire una realtà normalmente celata, scambiandosi il dono della vicinanza reciproca. Ognuno di noi porterà qualcosa, se puoi, fallo anche tu!" Personalmente l'anno passato ho partecipato, portando un panettone ed un mega tupperware di lenticchie, per poi rendermi conto che vi era una sovrabbondanza sia dell'uno che dell'altro...quest'anno mi ingegnerò nel cucinare qualcosa di un po' diverso o porterò qualcosa a lunga conservazione in modo che gli ospiti del dormitorio possano consumarlo anche dopo qualche giorno! Ricordiamo che si mangia quel che c'è, che sia tanto o poco, si mangia in piedi e al freddo, lasciamo quindi a casa il buonismo e la voglia di fare volontariato una volta l'anno per mettersi il cuore in pace ma andiamo con il sincero interesse nel conoscere una realtà nuova o, per chi già la conosce, per passare una serata tra amici vecchi o nuovi.

Per più informazioni potete chiamare direttamente il dormitorio, dopo le 20.00, allo 035.399486 o inviare una mail a dormitorio.galgario@gmail.com . In via Del Galgario n° 3 dunque potremo scoprire questa realtà per molti sommersa Venerdì 26 Dicembre dalle 20.00 in poi, portando gli avanzi del nostro pranzo natalizio o della cena e condividendo qualche attimo con chi ha meno di noi. Molto meno

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata



mercoledì 17 dicembre 2014

C9DNO - No social? Non party.


Continuano (?) le proteste a Roma del Coordinamento 9 Dicembre sempre meno Organizzato e sempre meno Nazionale e i toni, su internet, si fanno sempre più minacciosi. "Paura di niente e di nessuno" recita il titolone, e continua, "Gli attivisti...urlano la verità in faccia a chi da quarant'anni malgestisce il nostro Paese". Ancora una volta incolpano i social network (ed ora anche i reality show) di apatizzare il popolo rendendolo immaturo e quindi incapace di svegliarsi. Minacciosi (su Facebook) dichiarano: "Molti restano solo supereroi da tastiera, pronti a fare ferro fuoco e fiamme, pronti a sparare, c'è chi non fa prigionieri perché non si neppure cosa vuole fare. Se non avete neppure la forza di metterci la faccia, per non essere richiamati dai vostri padroni, allora ritiratevi che è meglio !!! Per le vere rivoluzioni, meglio pochi ma buoni !!! La violenza le minacce servono solo ad allontanare le famiglie e la gente perbene !!!" e continuano "minacciando" un possibile attacco alla RAI il 27 Dicembre.




Continua insomma la crociata contro i mulini a vento di chi pare autoconvincersi che le cose stiano avanzando. Vediamo alcune immagini datate 13 Dicembre in un filmato da YouMedia che possiamo vedere qui sopra.

"Evidentemente", spiega il Calvani, "abbiamo sbagliato qualcosa" dice prendendosene la colpa e poi, in uno sprizzo di follia, continua "siamo vicinissimi a scatenare una reazione a catena"...una reazione a catena?! Mi torna in mente Anacleto nella spada nella roccia: "Éèè? Chì? Che cosa?". 

Forse sono io che credo poco a questo personaggio e ancor meno al poco seguito che ho potuto vedere e conoscere qui a Bergamo ma, seppur possa concordare su alcuni aspetti di questo movimento/coordinamento, così non si va da nessuna parte ragazzi. C'era chi credeva il C9DNO serio e che quindi ha inviato la Polizia a perquisire la casa di un coordinatore della zona Rimini, Gabriele Baldarelli, alla ricerca di armi...forse davano più credito al C9DNO e, pensando all'intenzione seria di un colpo di Stato o di qualche azione e ostilità vecchio stile, hanno cercato armamentari a casa di questo Baldarelli, noto imprenditore della zona.

Insomma non smette di far parlare di se ma senza un vero senso logico, come una gallina che corre senza testa temo che questo C9DNO cadrà a terra stremato senza un'azione forte, vecchio stile. É ciò che probabilmente servirebbe. É ciò di cui ho più paura.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata

martedì 16 dicembre 2014

Un trasporto eccezionale per un natale alternativo

Un trasporto eccezionale per un natale alternativo 


Il natale non è natale senza la consueta carrellata di "Mamma ho perso l'aereo", "Una poltrona per due" ed altri titoli simili studiati per farci riposare la pancia tra un pranzo ed una cena. Ma questo inverno sento di potervi consigliare un film natalizio a dir poco alternativo, che forse farà storcere il naso a chi non ama il genere ma credo verrà apprezzato dai più: "Trasporto eccezionale - Un racconto di Natale" (in originale "Rare Exports"). Si tratta di una pellicola finlandese del 2010 scritta e diretta da Jalmari Helander, la terza e più fortunata delle precedenti del 2003 e 2005 (le quali si possono trovare online), ci racconta la favola di un babbo natale decisamente diverso dal nostro. 

Da subito il primo cortometraggio, "Rare Exports Inc.", che potete guardare direttamente qui, in ingliese sottotitolato in italiano:


ci da un'idea del genere di stranezze che andremo a vedere e il secondo, "The official Rare Exports Inc. - Safety instructions":


ci schiaffa in faccia sangue e humor nero con un pizzico di effetti speciali ben fatti...per passare al gran finale il terzo sale di livello facendoci gustare un vero e proprio film di un'ora e venti. Se già guardando i lavori precedenti di Helander vi è venuta voglia di guardarlo ottimo, smettete di leggere perché seguiranno spoiler e andate subito a recuperarlo in DVD o via computer, se invece volete saperne continuate a leggere.

La tranquillità di un piccolo villaggio finlandese viene turbata dall'uccisione di svariate renne e dalla sparizione di molte persone. Un ragazzino insieme a suo padre e ad un gruppo di cacciatori indagano sulla faccenda e scopriranno terrificanti segreti all'interno della montagna, portati alla luce da una ditta di escavazioni. Elfi malefici terrorizzeranno i malcapitati guidati da un mostruoso babbo natale indemoniato...riusciranno i nostri eroi a salvarsi? Certo che si, e riusciranno anche a farci bei soldi! Non senza difficoltà riusciranno ad eliminare il cornuto demone e ad ammaestrare gli elfi trasformandoli in babbi natali (proprio come nel secondo cortometraggio) per poi spedirli in tutto il mondo. 

Il film, a tratti lento ma avvincente, mi è apparso geniale e volevo condividerlo con voi, spero davvero riusciate a recuperarlo e guardarlo con i vostri amici proponendogli un film di natale alternativo!

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

© Riproduzione riservata

lunedì 15 dicembre 2014

C9DNO - Chi è senza followers scagli la prima pietra


I post del sito del C9DNO iniziano ad attaccare il popolo del web che, come previsto da tanti, è attivo dietro al monitor ma passivo nella vita vera. Tra i comunicati non firmati appare questo chiamato "Chi è senza peccato scagli la prima pietra" di chi, frustrato nel vedere soltanto un piccolo manipolo di persone invece che le migliaia di persone "partecipanti" su Facebook, scrive arrabbiato e deluso, senza però firmarsi. Accusando di immaturità i lettori chiedono di smettere di darsi colpe a vicenda (di cosa? colpa di non essere poi così "organizzati" o c'è dell'altro?) e di assumersi le proprie responsabilità e quindi scendere in piazza.

Mentre sulla pagina Facebook non c'è spazio per tutto ciò appare un nuovo evento, alquanto strano dopo i cori "giornalista terrorista" del 13 Dicembre, chiamato "Vogliamo uno spazio RAI per svegliare il popolo" nel quale chiedono uno spazio per raccontare la loro. Insomma, i quasi 30.000 "Mi piace" della pagina, scemati poi in 50/100 persone alla manifestazione di Roma, hanno molte pretese ma sempre meno seguito; forse l'idea della mancanza di leader o di un portavoce nazionale (ma non era Calvani?) ha aiutato al flop di questo movimento/coordinamento...sarà già finita o ne sentiremo ancora parlare? 

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

© Riproduzione riservata

L'urlo sordo di chi non arriva a fine mese

L'urlo sordo di chi non arriva a fine mese 


Ci ho pensato molto prima di scrivere questo pezzo perché è un argomento talmente delicato da toccarmi quasi di persona, talmente vicino che una buona fetta di conoscenti e amici potrebbe sentirsi chiamato in causa. Come siamo arrivati a questo punto? Sempre più persone di qualsiasi età o etnia faticano ad arrivare a fine mese...o meglio, al 15, aspettando l'accredito della busta paga. Si accende il riscaldamento sempre più tardi e lo si spegne sempre prima, risparmiando sull'acqua calda facendo microdocce, cercando di muoversi sempre più a piedi, rinunciando a tanto per poter pagare la sicurezza di una casa. Spese sempre più misere, cercando offerte da discount, limitando costosi prodotti freschi a favore di scatolette o prodotti di dubbia provenienza, portando a tavola poca varietà e nella pancia nutrienti della medesima, scarsa, varietà. Con questo non dico che i prodotti dei discount sono da evitare, anzi, ma che bisogna variare alimentazione per una corretta dieta comprensiva di frutta, ferdura, carne, pesce, pane, formaggio, farine...purtroppo questi stessi prodotti, base della nostra alimentazione da sempre, sono diventati sempre più costosi fino a diventare un lusso per single o famiglie "normali". Tutto ciò è sbagliato. 

Ogni persona è diversa ma tutti, indistintamente, hanno il diritto e la necessità di un tetto sopra la testa e di un piatto caldo per rifocillarsi, di un bagno e una doccia, di vestiti decenti da indossare e della possibilità di un abbraccio. Tutti dovremmo avere un lavoro che possa darci la possibilità di vivere serenamente, da soli o in compagnia, di costruire una famiglia e crescere i propri figli senza la vergogna e l'imbarazzo date dalla mancanza di denaro e di tutto ciò che esso comporta. Eppure non è così. Ci sono persone che guadagnano meno di 500€ al mese lavorando 40 ore la settimana (meno di 3.5€ all'ora) grazie a contratti di tirocinio, stage, apprendistato...ci avviciniamo sempre più allo schiavismo. Il volontariato sembra un opzione più allettante. E pensate a come una persona che prende questa cifra può vivere serenamente? Inventiamoci allora un secondo lavoro durante i fine settimana, una cameriera o un aiuto pizzaiolo, in nero, potrà prendere per quattro weekend 200/250€? Arriviamo a 750€ al mese per pagare casa, bollette e mangiare...la vita che fine ha fatto? Dimenticheremo allora amici e parenti, avendo sempre meno tempo da dedicargli, e i sogni e le aspirazioni che avevamo da bambini e adolescenti finiranno in qualche scatolone in garage; a testa bassa scruteremo il cemento invece del cielo a causa di una testa troppo pesante. Che senso ha?

Perderà di significato qualunque atto intento alla nostra felicità personale perché non avremo tempo per noi stessi. In una società frenetica e pretenziosa ci consumeremo sino ad accasciarci a letto, senza forze, piangendo la nostra salata impotenza. 

Sono catastrofico? Forse. Ma se avete dedicato a queste righe il giusto spazio nelle vostre menti sapete che è così. Centinaia di persone stanno male a Bergamo e non trovano una soluzione ai loro problemi, hanno poca voce in capitolo e non sanno come migliorare la loro situazione, stringono la cinghia sperando che, prima o poi, qualcosa cambi in meglio. Credo però che nulla possa cambiare finché chi ha troppo non rinuncia a qualcosa. E non sto parlando del "ceto medio" se ancora esiste, mi sto rivolgendo a chi guadagna più di 5.000€ al mese, a chi ha 6 automobili, 4 case, oro al collo ed ai polsi, pellicce e anelli di diamante...mi rivolgo a chi sfoggia inutilità cercando di renderlo cosciente che ha bisogno di poco più che un tetto, un pasto caldo e una persona vicina; ciò di cui abbiamo bisogno tutti. 

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata


domenica 14 dicembre 2014

L'Europa segue l'Italia in un campo minato di austerità permanente e crisi del debito


Oggi vi propongo la fresca fresca traduzione di un articolo di Mike Bird dal giornale online "Business insider Uk". É la prima volta che traduco un articolo e non ho certo scelto l'argomento più semplice quindi se c'è qualche parolina sballata segnalatemela...chiedo venia.


L'Europa segue l'Italia in un campo minato di austerità permanente e crisi del debito.

L'Europa sta per cadere in deflazione. Con il prezzo del petrolio sotto 60 dollari, è abbastanza sicura la crescita negativa dei prezzi nella zona euro all'inizio del prossimo anno. 

La buona notizia è che gli economisti credono che la deflazione sarà breve e mite. Dopo pochi mesi sotto lo zero, l'inflazione inizierà a salire dopo 2015, lo 0,1 % per il 2015, secondo al capitale dell'economia. La maggior parte degli analisti ritengono che possa prendere un po' di più nei prossimi due anni. Naturalmente, la maggior parte prevedeva anche che l'Europa non sarebbe caduta in deflazione.

Quindi che cosa succederebbe se l'Europa, come il Giappone, cadesse in un lungo periodo di lieve deflazione?

In questo scenario, l'Italia è la più grande preoccupazione dell'Europa. La sua economia è di circa otto volte più grande della Grecia, è quindi un rischio sistemico per l'intero continente che non può essere isolato. Se l'Italia starnutisce, il resto dell'Europa può aspettarsi di prendere il raffreddore.

Il problema principale per l'Italia è il debito pubblico. Ecco una proiezione del debito pubblico italiano senza crescita né inflazione:

Questo scenario non è così improbabile. In dollari americani, in Italia il tasso di crescita tra il 1995 e il 2011 era solo dell' 1 %.  Combiniamolo con l' 1% di deflazione e avremo lo stesso scenario. Ecco cos'è realmente importante: la crescita nominale. (Si ha bisogno di un po' di inflazione combinata con una crescita del PIL per rendere i debiti più facili da pagare - stai usando il denaro "di oggi", che vale di meno, per pagare i debiti di ieri, i quali hanno un prezzo fisso.) Se non l'avete ancora capito, avere a che fare con i propri debiti è molto difficile.

Ci sono due possibilità per l'Italia. La prima è una crisi del debito: gli obbligazionisti si convinceranno che il debito italiano è insostenibile e smetteranno di credere che le istituzioni europee sono disposte a venire in suo aiuto. In questa circostanza l'Italia sarebbe costretta ad un incredibilmente dannoso default.

Questo è lo scenario peggiore.

Ma anche nella migliore delle ipotesi non andiamo certo a vincere. Con i debiti che accelerano in quanto una parte dell'economia, e i pagamenti degli interessi sul debito in aumento, i tentativi di diminuire i prestiti facendo tagli alla spesa pubblica e aumentando le tasse lasceranno il paese in austerità permanente, anche senza una crisi del debito. L'austerità tenderà a compromettere la crescita economica e renderà la capacità dell'Italia di pagare i propri debiti anche peggio di com'è ora, dunque impossibile.

Secondo la società di consulenza "Oxford Economics": "Anche se la fase di emergenza della stretta di bilancio può essere terminata nell' Eurozona, un decennio di disciplina sembra necessario se si vogliono evitare defaults di altri paesi." Dopo cinque anni di andamento moderatamente positivo stringere la cinghia per altri 10 anni sembra piuttosto difficile.

E la deflazione sta arrivando forse nel momento peggiore per le finanze pubbliche d'Europa. Prendendo l'Italia come il peggior esempio, ecco il rapporto di dipendenza:

Potrebbe sembrare un po' complicato, ma è semplicemente il numero di 35-54enni per ogni persona dai 60 anni in su. In circa 15 anni il rapporto sarà di 1:1. Lo stipendio di ogni lavoratore dovrà sostenere il peso di una persona che non lavora.

In Giappone, il fatto che la popolazione invecchia ha reso la deflazione più difficile da affrontare: il numero di posti di lavoro sono in calo e la domanda è probabilmente destinata a scendere. Se per esempio c'è la stessa offerta di auto nuove ma sempre meno persone che le vogliono, il prezzo tende a cadere. Le persone anziane non consumano così tanto come la gente che ha uno stipendio.

Questo effetto aumentano anche le spese pubbliche, perché gli anziani sono costosi. Le pensioni spesso non sono alte mentre i costi sanitari si, in questo modo si accentua il debito pubblico del grafico visto sopra. 

Ma l'economia giapponese è ancora molto più salutare di quella italiana. In Giappone, la disoccupazione ha registrato un picco inferiore al 6% in seguito alla crisi finanziaria. In confronto, la disoccupazione italiana era al 6% appena prima dello "schianto". Si tratta di un ottimo livello per l'Italia, dove la disoccupazione è attualmente sopra il 13%.  

Questo è uno dei motivi per i quali i mercati considerano il debito Giapponese molto meno rischioso che il debito pubblico italiano, per cui i profitti delle sue obbligazioni a 10 anni (un metodo comune per misurare quanto costa ad un paese pagare i suoi debiti) sono molto inferiori e lo sono stati per molto tempo. Il Giappone inoltre ha una propria banca centrale in caso di emergenza, in modo da poter acquistare le proprie obbligazioni proprio al fine di evitare una crisi del debito. Come membro dell'Euro, l'Italia non ha più questa capacità.
Questo non é solo un problema per l'Italia, ma un problema per tutta l'Europa. La popolazione in età lavorativa ha raggiunto il suo picco circa quattro anni fa. Immaginando che non vi è alcun drammatico afflusso extra di immigrati in età lavorativa, il grafico che segue ci mostra come sia tutto in discesa.

Non c'è bisogno di essere Keynesiani Krugman-style per vedere quanto sia grave. L'economista non-Keynesiana Tyler Cowen ha proposto un nuovo tipo di obiettivo di inflazione nella zona euro, in cui si deve mirare ad un minimo del 3% l'inflazione in ciascuna delle quattro maggiori economie europee (Spagna, Italia, Francia e Germania).  Alcuni monetaristi come Scott Sumner sono in favore per una crescita del prodotto interno per il blocco (dei 4 paesi). Questo é un modo complicato per dire che la Banca centrale europea dovrebbe cercare di incoraggiare la combinazione di crescita economica e inflazione, entrambi i quali sono rimasti piatti in Europa.

Spero che la maggior parte degli economisti abbia ragione, e che il tuffo dell'Europa nell'inflazione sarà breve. E si spera che la Banca Centrale Europea possa contribuire a far tornare l'inflazione verso l'alto. E speriamo che le riforme economiche dell'Europa la facciano crescere ancora più forte.

Ma se non lo faranno, la prospettiva per l'Europa sarà molto, molto brutta.

sabato 13 dicembre 2014

#iosonogiacomo - 3° Shooting domenica 14 (domani)


Io sono Giacomo. No, io sono Carlo, conosciuto da voi come Charlie, ma Domenica diventerò Giacomo. Non è un disturbo della personalità ma un semplice gesto di sensibilizzazione quello che, domani, mi porterà a farmi fotografare per la campagnia #iosonogiacomo organizzata da Aeper. In parole povere questa "piccola" mobilitazione sociale si prefigge lo scopo di sensibilizzare il tema del disagio psichico e di lotta allo stigma. La Cooperativa Sociale Aeper da anni (decine) si occupa di salute mentale e aiuta chi soffre di questo malessere sociale con svariati progetti, dalla comunità psichiatrica "Villa Fiorita" a Brembilla a progetti di residenzialità a inserimenti lavorativi e tanto altro...

Il sito web di Aeper ci spiega, molto brevemente, chi è Giacomo: 

"Giacomo disegna, ama i fumetti, ha un lavoro. Giacomo ha una vita normale. Poi qualche cosa si spezza, e tutto quello che era semplice e naturale poco prima, diventa faticoso e ingestibile. Giacomo è un uomo la cui esistenza si è interrotta e che ha dovuto trovare un modo nuovo, risorse differenti, per riprendere la sua esistenza. Un uomo con un disagio psichico che si è curato, che ha trovato un nuovo equilibrio, che è caduto e si è rialzato."

Per la sessione fotografica è stato realizzato anche un simpatico video (che se è stato fatto utilizzando gli stessi pippottini del video delle sentinelle e ciò mi fa storcere il naso) che potete vedere qui sotto:


Aeper tiene a precisare che #iosonogiacomo è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione della comunità bergamasca, in collaborazione con l'agenzia creativa NOK NOK e con la fotografa Emanuela Colombo. La campagna vede adesioni anche nel mondo della politica con Giorgio Gori e dello sport, della Tv, e di molti personaggi noti che hanno prestato il proprio volto a #iosonogiacomo. Qui vieni in gioco tu, che stai leggendo questo articolo, perché Domenica 14 Dicembre, dalle 15 alle 19, anche tu potrai farti fotografare per sviluppare empatia e far riflettere chi ti sta intorno sui tanti disagi psichici che Bergamo nasconde dentro l'armadio. L'appuntamento è presso l' Associazione InNOVA BERGAMO di via Monte Sabotino n° 2 per il terzo shooting della campagna. Io ci sarò per metterci la faccia, e voi? Qui il link dell'evento Facebook.

Chiudo con questa frase, riportata nel comunicato stampa della campagna: "In questo senso #IOSONOGIACOMO: ognuno di noi può essere la persona che vive una condizione di difficoltà, magari temporaneamente, ed anche per questo motivo far crescere la sensibilità verso forme di integrazione ed inclusione di chi vive il disagio psichico può favorire un ambiente migliore per noi stessi e per i nostri familiari."

#iosonogiacomo in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata.


venerdì 12 dicembre 2014

C9DNO - 13 ore al 13 Dicembre


Continuano i comunicati del C9DNO, cambiano i titoli del conto alla rovescia, aumenta la curiosità. Ora vengono utilizzati termini come "invasione" e "lotta giusta", concludendo con la stessa frase: "Che Dio ci benedica tutti". Rivendicano sacri doveri di difesa della Patria e sotto il sacro simbolo del Tricolore pare che l'intenzione sia di occupare piazza Montecitorio e rimanerci "...fino a quando non avremo messo definitivamente da parte tutti quei personaggi della politica attuale che pur di continuare a restare incollati alle loro poltrone hanno istituzionalizzato il ladrocinio e le ruberie riducendo sul lastrico il nostro amato Paese".

Cosa succederà domani? Non possiamo far altro che aspettare e vedere i risultati di questa "mobilitazione nazionale". A presto. O al massimo al prossimo cambio di dicitura.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto

© Riproduzione riservata.

Tutti giù per terra

Tutti giù per terra


Per questa almeno 15.000€!
Se ne parla dall'ormai lontano 2009 ma pare che finalmente a Luglio 2015 portà entrare in vigore la legge che multerà, da 30€ ai 150€, chi getterà rifiuti a terra. Siamo ben lontani dai chiacchierati 500/1000€ che avevano stretto gli sfinteri ai fumatori incalliti abituati a lanciare il mozzicone per strada. Stessa cosa vale per carte, gomme da masticare e qualsiasi altro rifiuto, finalmente. Tali sanzioni sono presenti in tutto il mondo e non si capisce perché l'Italia è arrivata solo ora ad attivare questo deterrente ma, dandogli tempo, anche il nostro stato si aggiorna. Un punto cruciale però è la presenza di cestini per le strade ove sbarazzarsi di carte e cartine: in Australia la multa è di 50 dollari (e ti beccano subito appena getti qualcosa fuori posto) quindi tutti tengono in tasca il rifiuto e lo gettano al primo cestino che...beh, nelle grandi città c'è un cestino ogni 200/300 mt!!. Cestini con posacenere per un servizio impeccabile che rendono l'ambiente pulito e decisamente più vivibile. Questo forse è ciò che ci manca.

A Bergamo città i cestini non mancano certo, almeno nelle zone più trafficate, quindi non vedo che problema ci sia ad utilizzarli. Eppure strade e marciapiedi non sono certo dei più puliti; sarà quindi la minaccia di questa multa a spaventare i malintenzionati sporcaccioni? Dubito che la task force a disposizione del Comune abbia previsto di occuparsi di queste cose...anche se potrebbe essere l'ennesima distrazione e notizia di giornale: "1200€ di multa nella giornata di Sabato per mozziconi di sigaretta a terra" e, appena sotto, "Ennesimo furto in via Broseta, il proprietario: abito davanti alla stazione dei Carabinieri e mi hanno rapinato 5 volte in 3 mesi!". Se notate un velo d'ironia non lavorate nelle forze dell'ordine. Lo so, lo so, sono sempre critico e alle volte senza un reale motivo ma, anche se ringrazio tantissimo per il lavoro svolto dai corpi di polizia, ne critico talvolta metodi e svogliatezza. 

Tornando on topic spero davvero che il fiato sul collo ed il timore di prendere 150€ di multa servano a rendere le nostre città più pulite e ordinate e possano farci vivere in ambienti meno zozzi. 
Ma se butto la siringa nel tombino mi danno la multa lo stesso?

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

© Riproduzione riservata

giovedì 11 dicembre 2014

Fate pipì nella doccia.

Fate pipì nella doccia.


"Go with the flow" è una campagnia nata in Inghilterra non troppi mesi fa che punta a risparmiare acqua e soldi...facendo pipì nella doccia! Avete letto bene. Debs Torr e Chris Dobson sono due studenti universitari che hanno lanciato l'idea unire la doccia mattutina con la prima pipì della giornata, così facendo, spiegano alla BBC, oltre al risparmio economico di 7,30 sterline a persona all'anno (9,20€) il risparmio idrico per l'università da dove provengono, che conta 15 mila iscritti, ammonterebbe a tanti litri quanti ne basterebbero per riempire 26 piscine olimpioniche. Facendo un veloce calcolo in euro dunque (9,20x15.000) il risparmio complessivo dell'ateneo ammonterebbe a 138.000€ l'anno...niente male direi calcolando che si tratta soltanto di far pipì mentre ci si lava la mattina...perché quasi tutti ci laviamo la mattina, che sia per andare a scuola o al lavoro! Se non la mattina al pomeriggio, o alla sera. Go with the flow mi sembra davvero un'ottima iniziativa da diffondere in dormitori, centri di accoglienza, università e alloggi studenteschi e, ovviamente, anche a casa propria. Il risparmio sulla bolletta non sarà stratosferico ma dato che la scarsità dell'acqua è un problema che da parecchi anni affligge tutto il mondo direi che è un buon modo per fare la nostra piccola parte.

I due studenti inoltre assicurano gli scettici che non vi è alcun rischio per la salute, finché l'acqua scorre e non ristagna non esistono problemi a riguardo. Pare che tale iniziativa non sia nuova comunque, in Olanda, già nel 2013, si proponeva di fare pipì nella doccia per risparmiare soldi e risorse idriche portando dati alla mano: "..un olandese utilizza 10.3 galloni d'acqua (39 lt.) al giorno per la doccia e 9.5 galloni (36 lt.) al giorno per lo scarico della toilette". Insomma Olanda e Inghilterra stanno cercando di salvare il pianeta partendo dalle piccole cose, l'Italia a che punto è?

Per saperne di più su "Go with the flow" potete andare alla pagina Facebook e vedere video, interviste e articoli di giornale sull'argomento.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

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