giovedì 4 dicembre 2014

Quanto mi costa mangiare? - Frutta e verdura

Quanto mi costa mangiare? - Frutta e verdura


Tanti i dati ISTAT, le statistiche, le percentuali, le speculazioni...qui non voglio parlare con virgole o radici quadrate, i prezzi stanno aumentando ed io voglio vederci chiaro. Gli agricoltori italiani spiegano a Coldiretti che l'aumento di frutta e verdura è dato dagli effetti del maltempo sui loro campi, martoriati da piogge incessanti o da lunghi periodi di siccità. Il clima del mondo sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti, inutile negarlo, ma l'aumento dei prezzi è davvero giustificato? Da una ricerca non troppo estenuante sul sito Ismea ho tratto la conclusione che frutta e verdura provenienti da Italia e Spagna hanno prezzi completamente diversi, sostanzialmente perché dalla Spagna (come ovunque si acquisti dall'estero) si importano quantitativi enormi (non meno di 50/100 kg per prodotto) e quindi chiaramente si abbattono i costi dell'importazione. Per farvi un esempio il pomodoro grappolo che qui da noi costa mediamente 0,99€ verrà surclassato da quello spagnolo che costerà 0,85€ importandone 100 kg a 85€. Quindi è "solo" una questione di quantità e ti costo di trasporto? O all'estero costa di meno anche la manodopera? E la qualità di frutta e verdura è la stessa? 
Tante domande con tante possibili risposte. Ci perdiamo in tracciabilità ed etichettature, in IGP, DOC, DOCG, STG, in normative e articoli, prodotti tradizionali, bio, trattati, vegan, regolamentati dalle più strette maglie anti OGM. La razza umana è sopravvissuta grazie alla caccia ed ai frutti della natura da che è nata, perché adesso c'è tutto questo forte bisogno d'esser presi per mano ed accompagnati nella scelta di nove tipi di mele diverse, di una dozzina di patate diverse e altrettanti tipi di cipolle...lasciamo perdere le insalate, non voglio nemmeno cominciare. Grazie, posso scegliere cosa comprare e di questo ve ne sono grato, la libertà di scelta è quanto di più bello possa esistere, ma credo di perdermi in ciò che sembra una rincorsa al guadagno. Mangiare è necessario, e mangiare bene significa poi stare meglio e, toccando ferro, vivere di più. Non devo citarvi alcuna fonte, è palese, lo sappiamo tutti bene o male che se mangiamo wurstel e scatolette tutti i giorni stiamo peggio di una persona che mangia frutta e verdura regolarmente. Non voglio entrare nel discorso carne (sono onnivoro), di quello magari ne parleremo in un altro articolo, ma da quando ne abbiamo memoria ci dicono che una sana alimentazione porta a vivere meglio e diminuisce le malattie. 

Io allora voglio continuare a mangiare bene, senza farmi continuamente i conti in tasca, smettendo di paragonare un chilo di zucchine a venti minuti di lavoro per poi trovarmi agli scaffali dei preconfezionati durevoli e dello scatolame spendendo 50 centesimi a "pasto". So' che mangio schifezze ma o così o così, non posso spendere metà stipendio in prodotti freschi. La verdura dovrebbe essere elemento cardine dell'alimentazione ma sempre più spesso va a finire come contorno, sempre più rara sulla tavola. Perdendomi tra prezzi medi di mercato, cercando di capire chi guadagna sui passaggi che fanno i pomodori che ho in frigorifero, ho scoperto che sino al 31 agosto 2013 veniva fornito un bel servizio a favore dei consumatori chiamato "SMS Consumatori". Tale servizio, gratuitamente, informava gli utenti attraverso un veloce SMS sui prezzi (prezzo medio di vendita macro regionale, nazionale all'origine e all'ingrosso) dei principali prodotti agro-alimentari. Non si capisce bene perché sia terminato, pareva una bella idea...ma come tutte le belle idee evaporano lasciando poche tracce. 

Siamo arrivati sin qui e ancora non abbiamo capito quanti ci costa cercare di mangiare bene, ci siamo posti qualche domanda non riuscendo a trovare una risposta conclusiva, ma sarà spunto per un nuovo articolo con più dati e meno parole e vedremo di scoprire in tasca a chi andranno i soldi della nostra spesa. Intanto, se riuscite, mangiate più frutta e verdura che fa sempre bene e se avete un pezzetto di terra provate a coltivare qualcosa anche voi.

Il giornalista in bicicletta,

Charlie Capotorto.

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