Bergamo Wi-Fi
Eureka! Da tempo desideravo scriverlo! Oggi mi trovavo a vagare per la città in cerca di stupidaggini da fotografare o tristezze sulle quali scrivere quando il mio telefono ha iniziato a emettere strani suoni. Rete disponibile. Solitamente spengo il Wi-Fi per risparmiare batteria, altrimenti la carica dello smartphone è alquanto ridicola, ma oggi ero sovrappensiero e sorpresa delle sorprese: rete non protetta accessibile. Clicco prontamente sull'avviso del telefono e mi appare la schermata di accesso alla rete wireless di Bergamo (www.bergamowifi.it). Uso due minuti del mio tempo per registrarmi e dopo poco mi arriva un sms da "OpenNet" contenente il codice PIN di accesso. Rimango piacevolmente impressionato dalla celerità dei passaggi, in pochi minuti già mi trovo sul World Wide Web.
Il progetto nasce nelle biblioteche come servizio agli utenti per poi espandersi, a partire dal 2011, in punti chiave della città, ora lo si trova in 19 punti sparsi:
• Outdoor: Piazza Vecchia, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Mercato delle Scarpe, Piazza della Libertà, Cortile GAMEC, Lazzaretto, Parco Suardi, Colle Aperto.
• Indoor: Palazzo Frizzoni, Circoscrizione 1, Circoscrizione 2, Biblioteca Tiraboschi, Biblioteca Caversazzi, Museo Civico di Scienze Naturali.
• Outdoor + Indoor: Urban Center e Piazzale Alpini, Chiostro San Francesco, Polaresco, Centro Sportivo Italcementi, Centro di Aggregazione Giovanile EDONÈ.

Un ottimo servizio del Comune di Bergamo che ogni tanto ne fa una giusta, speriamo solo che tutte queste onde wireless non ci friggano il cervello. Possiamo leggere articoli di grandi testate, in inglese, qui: su Fox News e su the Guardian (il quale ci dice che una telefonata di 20 minuti ci spara addosso più radiazioni che un anno intero di Wi-Fi). Speriamo che nessuno installi il wireless nelle scuole perché non lo vogliono nemmeno in USA dove anche l'Accademia Americana di Medicina Ambientale lo ha definito dannoso e causa di disturbi di apprendimento, mal di testa e altro.
Una bella cosa internet senza fili, ma ancora troppo giovane e immaturo per concreti dati su come impatta e impatterà la nostra salute, già qualcuno in questo articolo del Corriere l'ha paragonato all'amianto ...speriamo si sbagli altrimenti tra qualche decina di anni il nord del mondo morirà. Eureka!
Il giornalista in bicicletta,
Charlie Capotorto.
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